AVIARIA

RICERCA, SVILUPPO, CURA, RISULTATI, UTILI

Mi sembra che oggi si stia demandando tutto alla ricerca privata, anche sulla sanità.

Questo è assurdo, e ne è prova quanto sta avvenendo per l'Influenza Aviaria.

Non è giusto che si stia aspettando la trasmissione del virus agli uomini per avviare la ricerca da parte delle aziende private.

Lo stato, tramite le sue strutture sanitarie centralizzate, come l'ASL, gli Ospedali, l'Università, dovrebbe procedere già da oggi, visto che non si è fatto prima, alla sperimentazione in laboratorio, con cavie come i maiali, simili all'uomo, per vedere i possibili sviluppi del virus, e sviluppare eventuali vaccini.

Non è difficile prevedere che ci sarà la trasmissione, visto che gli animali si mangiano fra di loro, e si arriverà poi al maiale, e poi all’uomo.

In laboratorio si fanno ricerche impossibili, si trova di tutto, specialmente quando si vuole distruggere, ma per quello che guarisce l’interesse è minimo, perché non c’è per il privato il ritorno economico.

Ma per la collettività il ritorno sociale ed economico è elevatissimo. E si spo spendere in ricerca.

Quando la pandemia si svilupperà, sarà troppo tardi, e ci saranno migliaia di vittime, con costi umani notevolissimi, molto di più di quello che si spenderebbe in ricerca ora.

La pandemia ci sarà, e sarà inarrestabile, perchè con la prossima buona stagione ci sarà la diffusione generalizzata, visto le migrazioni degli uccelli, e la diffusione via etere.

Pochissimo tempo fa ci dicevano "ci vuol tempo a che il virus arrivi in Italia", ed invece è già qui.

Mettiamo nel programma la ricerca per la Sanità, che si potrà benissimo fare eliminando i tantissimi sprechi o le disonestà ancora presenti, o anche le cattive abitudini.

Per esempio, per le prenotazioni delle visite specialistiche, si dovrebbero effettuare direttamente tramite internet attraverso i medici curanti, in tempo reale. E quando si prenota, e poi non si va perché magari si sceglie altra strada, la prenotazione va annullata, per liberare i posti, perché altrimenti resterebbero inutilizzati, con costi della sanità e lungaggini inutili: Chi non va ad una visita prenotata, deve disdire, pena il pagamento di una penale, salvo giusta causa.

Poi per i ricercatori, non è necessario elargire super stipendi, perché di popolo sano, che ha voglia di lavorare onestamente, l’Italia è piena, basta organizzarlo. Eventualmente si possono distribuire dei premi legati ai risultati.

Lo stesso vale anche per la ricerca sul Cancro, sulla distrofia, ecc. dove ci sono Enti che hanno ricevuto somme enormi, circa 800 milioni di Euro (pari a 1550 miliardi di vecchie lire) nel corso degli anni, però i risultati sono minimi. C’è qualcosa che non quadra. Fra l’altro la distribuzione dei pesci è poi sbilanciata al massimo a favore del nord. Visto i finanziamenti, visto che siamo nell’era del tempo reale, sarebbe giusto avere la massima diffusione di come si spendono i soldi, con i risultati. Mi pare che le organizzazioni abbiano costi enormi rispetto alle strutture, e soprattutto ai risultati.

E poi, in caso di risultati positivi, di scoperte, di cure, farmaci, ecc. , i benefici economici dei Brevetti a chi vanno ?

Per. Ind. Giacomo Dalessandro

studiotecnicodalessandro@virgilio.it